La scomparsa di Radu Beligan, gigante del teatro
Radu Beligan, tra i più grandi attori della scena romena ed europea del XX secolo, è scomparso il luglio scorso. Nato nel 1918 a Galbeni, vicino Bacău, e operativo nonostante l’età sino all’ultimo, fu definito nel 2013 “l’attore più anziano ancora in attività”. Beligan è stato un artista immenso, dalle mille sfaccettatture, che ha lavorato in teatro, cinema, televisione e radio, sino divenire vero mostro sacro.
Formatosi con Lucia Sturdza-Bulandra e con Eugène Ionesco, debutta sul palcoscenico a 20 anni con Crimă și pedeapsă di Gaston Bary da Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij, con la regia di Mihai Zirra, andato in scena al “Muncă și Lumină” di Bucarest. Pochi anni dopo, il suo debutto sul grande schermo con O noapte furtunoasă da Ion L. Caragiale diretto da Jean Georgescu.
Nel corso della sua lunghissima carriera si confronta con i capisaldi della drammaturgia romena (Ion Luca Caragiale, Barbu Ștefănescu Delavrancea, Camil Petrescu, Tudor Mușatescu, Mircea Ștefănescu, Victor Ion Popa, Victor Eftimiu, Mihail Sebastian, Aurel Baranga, Alexandru Mirodan) e mondiale (William Shakespeare, Carlo Goldoni, Nicolaj V. Gogol, Anton Cehov, George Bernard Shaw, Maxim Gorki, Albert Camus, Jules Romain, Eugen Ionescu, Jean Anouilh, Friedrich Dürrenmatt, Edward Albee, Peter Shaffer, Patrick Süskind, Neil Simon, Eduardo De Filippo).