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Moshe Namjoo e il "Passage through the World" di Shirin Neshat e Shoja Azari

Moshe Namjoo è il più grande interprete della musica persiana contemporanea. Si tratta di una musica che ha sonorità, vocalità ed esecuzione completamente diverse dalle nostre e in questo senso la sua fruizione dal vivo può apparire ostica.


Così è stato nel site-specific Passage through the World appositamente pensato dagli artisti iraniani Shirin Neshat e Shoja Azari per il Napoli Teatro Festival Italia 2016 al Museo Diocesano Donnaregina Vecchia.


Il progetto site-specific mette a confronto le innumerevoli confluenze culturali che hanno arricchito le terre dell’Asia centrale passando per il Medio Oriente e i Balcani fino a giungere al Sud Italia. Un progetto artistico contemporaneo che indaga i temi della perdita e della rinascita attraverso il ciclo della vita e della morte, affrontati dalle diverse culture dei paesi in cui questo percorso si snoda.


Vi sono tuttavia evidenti problemi di costruzione da parte dei due ideatori della performance che sembra procedere come qualcosa sempre in procinto di partire, di avere una sua evoluzione, ma che rimane in fase embrionale.Restano tuttavia le qualità indiscutibili di Moshe Namjoo, così come la bravura di Maristella Schiavone, Gabriella Schiavone, Maria Teresa Valllarella e Serena Fortebraccio, che accompagnano il grande artista e compositore iraniano.


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