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Sul Transilvania Film Festival di Cluj-Napoca (Romania)


Il Ministro della Cultura romena, Corina Şuteu fa notare, nella sua lettera di saluto posta a introduzione del catalogo, come un importante addetto ai lavori del settore cinematografico, Scott Foundas (Programming Executive degli Amazon Studios ed ex-capo redattore di Variety), le abbia confidato di come TIFF significhi ormai per lui Transilvania International Film Festival e non più acronimo per il festival di Toronto. E in effetti il Transilvania International Film Festival di Cluj-Napoca, giunto alla sua 15ma edizione e svoltosi dal 27 maggio al 5 giugno 2016, ha visto anno dopo anno una crescita esponenziale sia da un punto di vista dei visitatori, delle pellicole e degli ospiti, sia da un punto di vista qualitativo. Tutto grazie all’intraprendenza del suo fondatore e presidente Tudor Giurgiu.


Il TIFF è un festival di grande prestigio, ben organizzato, indipendente e glamour allo stesso tempo, con un occhio rivolto alle cinematografie emergenti e/o indipendenti. L’edizione di quest’anno ha visto, ad esempio, sezioni apposite dedicate alla Lituania, al Libano, alla Croazia, oltre che alla Romania e all’Ungheria.


Cosa rende il TIFF, a mio avviso, così speciale e strabiliante? Sono tanti fattori. In primo luogo una programmazione di altissimo livello, con una seria sezione competitiva internazionale, e altre collaterali di diverso tipo (“SuperNova”, “No Limits” e altre), un bella componente asiatica che non fa mai male, prime europee e internazionali, retrospettive, i film all’aperto a Piata Unirii sul modello della Piazza Grande di Locarno. Ma non solo questo. Incontri con artisti, laboratori di cinema, masterclasses rendono il TIFF non solo un festival per chi ama il cinema, ma per chi vuole fare cinema.


Appena si arriva a Cluj, ci si rende conto di come l’organizzazione del Festival sia perfetta, di come l’ospita, l’artista e il giornalista siano coccolati, presi per mano senza invadenza e di come tutti i membri dello staff siano davvero a disposizione per rendere la permanenza alla kermesse una vera e propria esperienza a 360°.

Il TIFF ha raggiunto l’equilibrio perfetto tra il clima informale che rende la manifestazione assolutamente non imbalsamata (si pensi al goulash party) e al glamour che rende un festival quello che è (si pensi all'HBO party).


Non soeprende quindi che il TIFF si sia posto come la kermesse più grande dell'Est Europa, superando coooncorrenti blasonati come Sofia, Karlovy Vary, Tallin, Mosca o Varsavia, e sia inserito anch'esso, insieme alle altre città citate, a pieno titolo nella lista canonica della FIAPF, la federazione internazionale dei produttori cinematografici, che sancisce, ogni anno, i festival che contano nel mondo.


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